Strumento indispensabile per chiunque si dedichi al trekking, sia a livello amatoriale che come appassionato camminatore, lo zaino è uno degli elementi più importanti fra l’attrezzatura da utilizzare. Le dimensioni e le caratteristiche possono variare a seconda del tipo di escursioni che si andranno ad affrontare, ma occorre sempre ricordare che l’obiettivo principale è quello di ottenere la massima praticità e capienza senza eccedere nella misura.
Nel corso degli ultimi decenni la tecnologia ha sviluppato nuovi materiali più leggeri e robusti della tela e della cordura utilizzati in passato, e oggi è possibile trovare sul mercato zainetti da montagna estremamente versatili e adatti ad ogni tipo di necessità.
Le dimensioni ottimali
La prima cosa da sapere è che la dimensione si misura in litri, e che sul mercato sono presenti articoli che spaziano dai 10 ai 100 litri proprio per offrire un’ampia gamma tra cui scegliere in base alle caratteristiche delle proprie gite. Chi si dedica alle brevi passeggiate che impegnano al massimo una giornata potrà optare per una misura non superiore ai 40 – 50 litri, sufficiente a contenere l’indispensabile per questo tipo di escursioni, mentre chi progetta trekking di più giorni dovrà necessariamente orientarsi su qualcosa di più capiente. Per i più appassionati ed esperti, l’ideale sarebbe avere due zaini di misure diverse così da poter utilizzare il più adatto a seconda del tipo di gita in programma.
L’escursionista alle prime armi deve evitare di caricare eccessivamente lo zaino, tentato magari dalla leggerezza dei modelli attualmente in commercio, poiché ogni chilo inserito nel sacco peserà poi sulla schiena per tutto il tempo dell’escursione. Il suggerimento che si può dare a chi si avvicina alla pratica del trekking è di preparare uno zaino che non superi il 20 – 25% del peso di chi lo trasporta: un uomo di 75 chilogrammi, discretamente allenato, dovrà quindi cercare di rimanere entro i 15 – 18 chili di carico (zaino compreso), riducendolo in caso di forma fisica più limitata.
Gli articoli in commercio sono per la maggior parte già realizzati per offrire la massima praticità e comodità, ma per quanto riguarda le dimensioni occorre ricordare che la struttura dello zaino non dovrebbe mai sporgere – né in larghezza né in altezza – dal corpo di chi lo indossa, per evitare pericolosi sbilanciamenti e perdite di equilibrio. L’articolo ideale si sviluppa pertanto verso l’alto, senza però superare il livello della testa, proprio per consentire la massima stabilità in qualsiasi condizione di terreno e per ogni tipo di escursione.
Le principali caratteristiche
Il primo suggerimento è quello di verificare la praticità e la portabilità più che l’estetica, con una particolare attenzione a spallacci e cinture: queste strutture dovranno infatti garantire il giusto equilibrio tra imbottitura e robustezza, e soprattutto una buona traspirabilità. In particolare si raccomanda che la cintura ventrale sia sufficientemente ampia da poggiare sulle anche, sgravando in parte la schiena e scaricando così buona parte del peso e dello sforzo sul bacino e sulle gambe.
Molti modelli in commercio dispongono di schienale regolabile in altezza, per consentire un utilizzo ottimale in base alla struttura fisica del soggetto, e la maggior parte delle aziende specializzate produce ormai zaini differenziati per uomo e donna proprio per le differenti caratteristiche anatomiche tra i due sessi.
Altre caratteristiche da tenere presenti sono l’aerazione dello schienale e l’accessibilità al contenuto, aspetti che spesso vengono trascurati ma che vale la pena considerare con attenzione. Anche il trekking amatoriale comporta spesso la necessità di indossare lo zaino per parecchie ore, ed occorre evitare che il contatto continuato con la schiena porti ad una sudorazione eccessiva ed al ristagno dell’umidità. I prodotti migliori offrono quindi materiali particolarmente traspiranti per non assorbire il sudore, ed una curvatura studiata proprio per garantire una buona aerazione della schiena. L’accessibilità al contenuto dello zaino deve poi essere garantita con la massima semplicità, per cui vanno privilegiati i modelli che dispongono di ampie aperture ed in particolare quelli con adeguata separazione tra parte inferiore e superiore, con accesso ad entrambe dall’esterno.
Attenzione ai dettagli
Un ultimo suggerimento, rivolto in particolare a chi si avvicina per le prime volte all’attività del trekking, è quello di fare attenzione ai dettagli ed agli accessori, spesso poco pratici. Evitare abbellimenti che non abbiano uno scopo effettivo, quindi niente cinghie inutili od orpelli esterni e sporgenti, che servono solo a sbilanciare la stabilità, e per lo stesso motivo limitare al massimo anche le tasche esterne se non correttamente equilibrate. Nel caso servano scomparti piccoli e facilmente accessibili, meglio privilegiare le tasche a scomparsa: sono comprimibili e seguono la struttura dello zaino senza sbilanciarlo anche quando sono utilizzate.